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CORRAINI EDITORE.
Il piacere della meraviglia.

Alla Libreria Verso di corso di Porta Ticinese (se non ci siete ancora stati vi consiglio di farci un salto, hanno un’ampia e ricercata selezione di libri illustrati e potreste perderci il pomeriggio) ho avuto il piacere di assistere ad un incontro informale con Marzia e Pietro Corraini, pilastri, insieme a Maurizio Corraini, di una delle case editrici più affermate all’interno del panorama italiano e chiaro punto di riferimento per quello estero. Una selezione dei loro libri è infatti ormai presente nei maggiori bookshop dei musei internazionali.

Parlare di Corraini vuol dire parlare di arte, design, illustrazione, fotografia, di un lavoro che dura da più di 40 anni legato all’immagine nelle sue diverse declinazioni.

La casa editrice infatti nasce solo successivamente alla fondazione a Mantova nel ’73 della Galleria d’Arte ad opera dei coniugi Marzia e Maurizio Corraini, che hanno saputo negli anni collaborare con personalità del calibro di Pistoletto, Ceroli, Castellani, e poi ancora Castiglioni, Magistretti, Mari, Sottsass, solo per citarne alcuni. Essi hanno nutrito del frutto di queste conoscenze anche la loro attività editoriale.

Inizialmente questa era legata ai cataloghi delle mostre. In un secondo tempo, grazie al fondamentale incontro con il poliedrico Bruno Munari (che collaborò con Corraini per più di un ventennio diventandone imprescindibile punto di riferimento), si avvicinarono in particolar modo al mondo dei libri d’artista per bambini. Estesero verso la metà degli anni ’80 la loro produzione fino ad affermarsi nei ’90 come vera e propria casa editrice.

Pietro Corraini connota sin dalle prime battute il dna di questo editore, ciò che lo caratterizza, ossia la voglia di sperimentare divertendosi, di osare e giocare. Dopo molti anni lo spirito è ancora quello di trovare degli autori che abbiano la volontà di confrontarsi con un libro come spazio per inventare cose nuove.

Impossibile non pensare alla lezione munariana di cui questa casa editrice ha fatto tesoro e che porta avanti tutt’ora, evidente nella curiosità di andare in cerca di altri “inventori” di progetti, per il piacere di lasciarsi stupire e di meravigliare a sua volta.Piacere e meraviglia da trasmettere e consegnare ai propri lettori.

Aprite un qualsiasi libro illustrato di Corraini e molto probabilmente le prime sensazioni e parole che vi verranno in mente saranno quelle di gioco, leggerezza,imprevedibilità e scoperta.

Sul momento possono spiazzarvi e disorientarvi ma proprio per questo entrano in un subitaneo rapporto di interazione con il lettore, che deve esser pronto ad andare oltre le sue conoscenze assodate per lasciarsi coivolgere dal gioco visivo, dall’intuizione, in poche parole dalla creatività.

Penso ai testi di Harriet Russel Il Libro per contare che non conta niente, A Come Rinoceronte in cui ci si affida completamente al gioco di rimandi morfologico-grafici con lo stupore di un bambino.

Sempre a proposito di creatività occorre citare i testi classici per l’infanzia affrontati in chiave inedita e del tutto inusuale, a partire dai vari Cappuccetto bianco, verde, giallo di Munari, spiazzanti rispetto alla storia, così come tutti noi la conosciamo, diCappuccetto rosso.

Alcuni brevi esempi. Nel “bianco” ci sono solo pagine bianche perché tutto è sommerso dalla neve e non si vede niente, e la cara nonna è partita per l’Africa Nera. Nel “giallo” Cappuccetto se la deve vedere con il traffico metropolitano ed il lupo al volante viene tenuto lontano da un’orda di canarini gialli, mentre la nonna abita nel sottotetto di un vecchio palazzo.  Alice in Wonderland di Suzy Lee diventa un suggestivo teatro di figura costruito nel caminetto di una casa, con viaggi nelle grandi opere d’arte per scomparire infine nel tubo di un’ aspirapolvere.

I musicanti di Brema nelle mani di Katrin Stangl creano un immaginario perfetto di personaggi, forme, colori, grafica e stampa che va al di là della storia in sé.

Mentre Marzia Corraini parla penso ad un loro testo Come diventare esploratore del mondo di Keri Smith che sembra avvicinarsi particolarmente, per ammissione della stessa fondatrice, alla loro filosofia. Un manuale con moltissime citazioni ed esperimenti per stimolare curiosità, creatività e saperi. Ne cito un passo “Quando vediamo qualcosa che è diverso da come ce lo aspettavamo siamo spinti a instaurare con esso una nuova relazione. Una relazione che ci spinge a mettere in questione ciò che crediamo di sapere o che vediamo, aggiungendo allo stesso tempo un elemento di gioco”. Ecco sembra un po’ essere il sunto di quanto detto sopra.

A proposito di sperimentazione Corraini esce ogni due mesi da anni con la rivista Un sedicesimo, una sorta di galleria d’arte su carta, ogni numero viene affidato ad un artista diverso che ha il compito di creare un progetto lungo sedici pagine. La rivista non ha una gabbia grafica né un tema, quindi si presenta di volta in volta diversa, una sorpresa che si rinnova sia per gli abbonati sia per gli stessi committenti.

Oltre agli storici collaboratori come Guarnaccia, Russel, Miura, Lee, lo stesso Smith ormai, Corraini apre le porte a giovani studenti di illustrazione come nelle ultime recenti uscite Un libro sulle balene di Andrea Antinori, studente all’ Isia di Urbino, e Un minuto della giovane coreana Somin Ahn. Nel primo le belle illustrazioni di Antinori (che aveva pubblicato sempre con Corraini Questo è un alce?) avvicinano grandi e piccini in modo più scientifico e naturalistico alla vita del mitico animale, la balena, protagonista da sempre di capolavori della letteratura. Mentre Un minuto partendo dall’espediente spazio-temporale affronta in maniera poetica la relatività del tempo, quanto può essere corto o lungo un minuto dipende da quello che si fa, e da quanto ci si diverte facendolo.

Sempre indirizzata ai bambini, ma non solo, la serie d’arte dei libri illustrati da Fausto Gilberti sui grandi dell’arte contemporanea, Manzoni, Klein, Pollock, e di recente Duchamp. L’intento di un artista come Gilberti non è didascalico né tantomeno forzatamente pedagogico. Il suo segno così ironico, leggero e grafico, entra subito nel vivo della storia di questi maestri con estrema semplicità, trovando ogni volta per ciascuno di essi la chiave interpretativa per accostarvisi. Corraini oltre ad essere Galleria d’Arte, casa editrice, è anche Libreria, vi segnalo che nella sede milanese di via Savona, la 121+ potrete gustarvi in questi giorni le illustrazioni originali di Somin Ahn per Un minuto.