L’Astrid Lindgren memorial award, del valore di 445 mila sterline, è stato vinto da Wolf Erlbruch, l’illustratore tedesco i cui libri comprendono soggetti forti come la morte.
Wolf Erlbruch ha vinto il premio più cospicuo per la letteratura per ragazzi, l’Astrid Lindgren memorial award, che onora l’intero corpo di lavori di un autore o istituzione. Erlbruch, nominato per il premio molte volte, è una figura di grande rilievo nella letteratura per ragazzi tedesca; i suoi libri spesso comprendono temi difficili e oscuri dell’infanzia. Era uno dei 226 candidati di 60 paesi che hanno partecipato alle selezioni del premio da 5 milioni di corone svedesi (445mila sterline), destinati ai lavori con “la più alta qualità artistica” in accordo con i “valori umani” dell’autrice di Pippi Calzelunghe. La giuria lo ha definito “un accorto e amorevole visionario” che “mescola questioni esistenziali accessibili e maneggevoli a lettori di tutte le età”.
Boel Westin, che presiede il premio, ha detto: “espande i limiti di ciò che il libro per ragazzi può essere… Lui dà una nuova prospettiva sia all’arte dell’album illustrato che ai soggetti che possono essere trattati in un libro per l’infanzia. È un illustratore davvero onesto. Proprio come Astrid Lindgren, Wolf ha la capacità di parlare delle cose difficili della vita, come la morte, con calore e senza sentimentalismi. Non si preoccupa di cosa farete, lo fa e basta. Penso che sia questo che lo accomuna alla Lindgren”
Nato nel 1948, Erlbruch iniziò a lavorare con i libri per ragazzi quando un editore vide alcuni leoni che aveva disegnato per una pubblicità. Nel 1985 fu pubblicato il suo primo libro dove illustrò “La parabola dell’aquila” di James Aggrey; da allora ha scritto 10 libri e ne ha illustrato quasi 5o di altri autori. Erlbruch, che combina tecniche differenti come collage, matite, gesso e acquerello, è più famoso per le illustrazioni di “Chi me l’ha fatta in testa?” di Werner Holzwarth che racconta le vicende di una talpa alla ricerca dell’animale che ha fatto pupù sulla sua testa. La talpa indossa occhiali rotondi, davvero simili a quelli di Erlbruch. Alcuni dei suoi libri contengono referenze autobiografiche, come Leonard, la storia di un bambino che diventa cane ispirata dalla sua paura infantile per i cani. Suo figlio Leonard ora è illustratore a sua volta.