ILIT 7+8

(ITA) Esplorare il sogno per raccontare la realtà

Un’intervista a Emiliano Ponzi

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Moreno De Turco - The Gallery
↑ Moreno De Turco - The Gallery
Emiliano Ponzi - The Gallery
↑ Emiliano Ponzi - The Gallery

(ITA) Ci siamo sentiti pochi giorni fa, quando lui si trovava a New York, dove muove il suo lavoro non appena possibile. Mentre parlavamo è uscito di casa, una sirena in sottofondo e quel brusìo della strada in movimento. “Questo progetto aveva lo scopo di avvicinare le persone alle persone – racconta – da lì la scelta di un dialogo in scala 1:1 nella maggior parte delle illustrazioni della galleria”. Il lavoro infatti si è sviluppato lungo le pareti irregolari della fermata Tre Torri, lungo il saliscendi delle scale mobili “in un luogo notoriamente chiuso, di passaggio, dove abbiamo giocato con la percezione visiva della galleria, scegliendo punti di fuga distanti, proiettati all’esterno” spiega Ponzi. Le scene rappresentate uniscono più generazioni: una fermata del tram accanto al bar tipo vecchia Milano, situazioni familiari accostate ad ambienti dal design minimal. “L’illustrazione permette di esplorare il sogno, l’immaginario delle persone, costruendo situazioni ai confini tra realtà e astrazione”. Il dialogo sul progetto ha unito gli intenti del cliente e l’idea dell’agenzia “raggiungendo il compromesso che l’arte applicata porta con sé per definizione, – sottolinea Emiliano – qui il limite, imposto dalla committenza, ha un grande valore. È come stare in un recinto, con l’obiettivo di forzarlo. Se avessi avuto carta bianca il rischio di intraprendere una scelta troppo personale sarebbe stato alto. La relazione tra le parti, invece, è fondamentale”.
La scelta stessa dei colori doveva rispettare i toni del brand mescolati a tinte naturali, per trovare la giusta armonia compositiva. Seguendo le gallerie di accesso ai tunnel metropolitani non si ha più la sensazione di un sopra e un sotto terra, di due mondi separati; c’è una continuità di cui beneficia l’intero progetto, fluido e vivibile.

 

Emiliano Ponzi - The Gallery
↑ Emiliano Ponzi - The Gallery
Emiliano Ponzi - The Gallery
↑ Emiliano Ponzi - The Gallery

(ITA) Non a caso il linguaggio scelto è stato il disegno, l’illustrazione. Le caratteristiche della disciplina unite all’interpretazione dell’autore ne fanno un mezzo capace di risolvere i problemi di comunicazione. Ma in questa società ossessionata dalle immagini a tutti i costi è necessario porsi alcune domande in una sorta di “educazione alla pornografia” – come suggerisce Ponzi – “perché i social attirano molti art director, ma e non è raro sentirne le lamentele scoprendo la scarsa capacità progettuale di certi soggetti fortissimi su Instagram e simili”. Il cliente sceglie e paga involontariamente anche per tutta la ricerca quotidiana che costruisce l’identità di un professionista. Lo studio forma le idee che il disegno trasmette, l’indagine dell’autore e la sua visione dei fenomeni. Osservando i lavori di Emiliano si scorgono alcuni progetti dove ritornano le tecniche tradizionali, come l’ultima copertina realizzata per Internazionale. “Avverto la necessità di liberarmi dai 23 pollici della tavoletta grafica per includere nei miei lavori ciò che si potrebbe definire errore. Una sporcatura, una variazione del segno che racconta molto meglio ciò che ho attorno”. Enzo Mari in un’intervista sostiene l’importanza di guardare alla Natura per comprendere la forma e di come questa sia giusta nel momento in cui non è possibile fare altrimenti. Come la mano, quel sistema che combina biomeccanica e funzione, in perfetto equilibrio. Nella corteccia cerebrale vi è una sede specifica, detta motoria, dove ogni parte del corpo è rappresentata in un’area proporzionale alla sua attività quotidiana. Per capirci l’area corrispondente alla mano di una sarta, di un violinista, di un pittore è più estesa di quella di un ciclista o di un calciatore. Penso allora a cosa possa accadere quando il gesto del disegno ritrova la sua meccanica naturale, quanto l’esperienza dell’errore possa arricchire davvero la nostra immaginazione.

Il progetto completo su ILIT7+8.